venerdì 23 settembre 2016

Conversazione fusion

Alice rise: «È inutile che ci provi», disse «non si può credere a una cosa impossibile.»
«Oserei dire che non ti sei allenata molto», ribatté la Regina. «Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz'ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione.»






































































§L. Carroll§


Blake e Amelia
23/09/2024
Boathouse Row  
  

 - Un po' come consiglia Alice di Carroll: cerco di credere a sei cose impossibili prima di colazione. Anche quello è un esercizio. [...] Non ti dico che devi cambiare Amelia ma lasciati stupire da te stessa e dagli altri.

E comunque a me piacciono proprio perché mi danno la sensazione di controllo di cui parli, che io ne parli apertamente oppure no. E tu? Non ne hai di scudi? Non devi mica dirmi quali.

-  Sai... la mia stessa mutazione, è uno scudo. Mi ricopro di diamante. Una scorza dura, come penso tu possa immaginare. E... quando sono triste o quando so che qualche dolore sta per arrivare, non lo faccio di proposito ma mi ricopre. Come se volesse proteggermi. C'è scudo più evidente di questo?  Ma... ho imparato che se a volte mi ha salvato la vita non mi ha mai salvato dal dolore. Quando ho perso mio padre... Quando mia nonna si è ammalata. Quando ho dovuto dire addio e mi hanno spezzato il cuore... Così ho capito che non esiste uno scudo che possa salvarti da tutto ma ce ne sono altri che ti fanno rinunciare a tante cose. Non penso così che ne valga la pena.


Da questo momento vivrò senza amore.
Libera dal telefono e dal caso.
Non soffrirò.
Non avrò dolore né desiderio.
Sarò vento imbrigliato, ruscello di ghiaccio.
Non pallida per la notte insonne ma non più ardente il mio volto.
Non immersa in abissi di dolore  ma non più verso il cielo in volo.
Non più cattiverie ma nemmeno gesti di apertura infinita.
Non più tenebre negli occhi ma lontano per me non s’aprirà l’orizzonte intero.
Non aspetterò più, sfinita, la sera ma l’alba non sorgerà per me.
Non mi inchioderà, gelida, una parola ma il fuoco lento non mi arderà.
Non piangerò sulla crudele spalla ma non riderò più a cuore aperto.
Non morrò solo per uno sguardo ma non vivrò realmente mai più.

§Blaga Dimitrova - Senza amore§

No. Non penso così che ne valga la pena.


venerdì 16 settembre 2016

Tra parentesi

Ridemmo insieme e da soli, a squarciagola e in silenzio, eravamo decisi a ignorare qualunque cosa andasse ignorata, decisi a costruire un nuovo mondo dal nulla, se nulla si poteva salvare del nostro mondo. Fu uno dei giorni più belli della mia vita, un giorno in cui vissi la mia vita e non pensai affatto alla mia vita.


Quando gli fa promettere di esserci, quando gli fa promettere di non chiedere le volte in cui avrà bisogno della loro parentesi dal mondo e dalla città, sa che è lei quella che davvero benifecerà della cosa. Lei ed i suoi segreti. Lei e la sua vita piena di drammi. Lei e gli addii che non racconta.
E' in quel momento in cui capisce quanto il dolore e la solitudine rendano egoisti. Più di quanto l'amore abbia mai fatto.




giovedì 8 settembre 2016

Red hair

Mia nonna diceva che quando una donna si sentirà triste, quello che potrà fare è intrecciare i suoi capelli: così il dolore rimarrà intrappolato tra i suoi capelli e non potrà raggiungere il resto del corpo.

Bisognerà stare attente che, la tristezza, non raggiunga gli occhi, perché li farà piangere e sarà bene non lasciarla posare sulle nostre labbra, perché ci farà dire cose non vere; che non entri nelle tue mani – mi diceva – perché tosterà di più il caffè o lascerà cruda la pasta: alla tristezza piace il sapore amaro.

Quando ti sentirai triste, bambina, intreccia i capelli: intrappola il dolore nella matassa e lascialo scappare quando il vento del nord soffia con forza. I nostri capelli sono una rete in grado di catturare tutto: sono forti come le radici del vecchio cipresso e dolce come la schiuma della farina di mais. Non farti trovare impreparata dalla malinconia, bambina, anche se hai il cuore spezzato o le ossa fredde per ogni assenza. Non lasciarla in te, con i capelli sciolti, perché fluirà come una cascata per i canali che la luna ha tracciato nel tuo corpo. Intreccia la tua tristezza – mi disse – intreccia sempre la tua tristezza.(*)






*Paola Klug

martedì 6 settembre 2016

Be lost

Non tutte le cose hanno una fine.
Non tutte le cose hanno un perché.
Alcune ... alcune semplicemente svaniscono.

Come la loro vita insieme, come casa loro, come quella veranda sul mare che è esistita solo in un sogno. Svanito, insieme ad un per sempre che è durato troppo poco, il tempo di crederci davvero.

E' da tempo che quando si guardano ci sono troppe cose in mezzo a loro, troppe leggi, troppe decisioni, troppi cambiamenti. E solo lei lo sa: troppi segreti.

E' tutto troppo. E forse, Dio questo lo sa, è stato troppo amore.

Quando torna in quell'appartamento sopra la clinica, quel monolocale in cui è stata sola per tanto tempo e che il proprietario le ha concesso di nuovo anche con quel poco preavviso, il diamante sale a coprirle ogni centimetro di pelle ma il suo cuore si spezza lo stesso. Sola come all'inizio. Sola come quando è arrivata.

Era sicura. Sarebbe stato per sempre, sarebbe stato fino alla morte. Ma è finita e lei non è morta. E' lì. Sopravviverà.

Infondo... lo sapeva, Satine, che solo i diamanti sono per sempre ma ha voluto crederci comunque, viverlo comunque.

Infondo prima o poi i segreti sarebbero venuti a galla e loro due si sarebbero infranti lo stesso ... o no?

°°°

- Ha sparato il razzo! Non c'è più tempo!

It's a trap! Si sono ritrovati da inseguitori ad inseguiti, da cacciatori a prede, Ruin fa del suo meglio per guidare nelle vie della North Town, Retribution spara ma il razzo parte lo stesso e lei, lei che non ha nessuno da cui tornare, lei che però è Satine, è una Night Soldier e per loro, per Joshy, vale il tenativo, vale la pazzia. Sfonda il tettuccio della berlina con un pugno, come fosse fatto di burro, la disperazione le da una forza che non sapeva di avere e fa in modo di intercettare il razzo. La detonazione l'avvolge, diventa un diamante infuocato, la sua pelle che si incrina. Alla fine... quale modo più scenico e teatrale di morire?

Sbalzata lontano, senza energie sul marciapiede. E' ancora viva. Pazza. Ma viva. Praticamente nuda, con il costume in brandelli. Ma viva. Lei è qui. E sopravvivrà.
Sydney la chiama, Martin la cerca. Lei non li sent ma sa solo una cosa...

Diamonds are the Night Soldier's best friends...