venerdì 29 aprile 2016
Old friends Old times
Non ce l'ha fatta. Ha dovuto indossare la Maschera. Solo una notte. Solo per assicurarsi che alle Baraccopoli non succeda niente e che, nei loro limiti, possano dormire sogni tranquilli. Solo per arrivare dove gli Agenti e la Polizia non arriva. Solo per quello ma Satine è lì, in una gelida notte di Philadelphia e cammina come al solito canticchiando fino a trovarsi addosso il segno di un laser che la prende di mira. Il diamante sta già per ricoprirle il corpo quando si rende conto di chi punta contro di lei.
- Spectre?
- Satine? Sembra passata una vita. Sei cresciuta, diamine. Sono felice di trovarti ancora intera e con una maschera sulla faccia. Come va qui?
- Ancora intera. Con una maschera sulla faccia quando l'occasione lo richiede. Non è una vita facile per le persone come noi. Per quelli che non se ne stanno dietro ad un'armatura ancora meno. Tengo un profilo basso ... ma sto seguendo un nuovo caso.
- Proteggerli senza che sappiano... E' la base di questo mestiere, la fonte di ogni nostra frustrazione e probabilmente il passo che dovremo riuscire a fare per convincere gli Americani che siamo noi, invece, a proteggerli al posto dei fantocci gonfiati del Governo.
- Lo sai che non faccio quello che faccio per proteggere qualcuno.
- Si, ricordo che te lo raccontavi spesso.
Camminano come se tutti quegli anni non fossero passati. Come se lui non avesse tante più rughe sulla faccia e più cicatrici sul corpo e lei non si fosse trasformata da una bambina ad una donna. Gli racconta di Dora, del caso Fenning, di quel qualcosa che non la convince.
- Voglio aiutarti, sai che non potrei fare diversamente ora che mi hai coinvolto.
- Oh io ti ho convolto?
Glielo domanda con un sorriso sotto la maschera, perfettamente consapevole perché lei, ingenua, non lo era nemmeno tanti anni prima. Gli da le spalle e corre via, la seguono solo le ultime parole della Shell.
- Quando ti vedo sei sempre capace di stravolgere ogni cosa, damn'.
§§§
New York -
C'è una ragazzina appena iscritta al Collage che ha detto " si " ad una breve vacanza a New York. C'è una vigilante con la maschera nera e gli immensi occhi blu che è lì, a New York solo perché ha letto del cadavere di una prostituta trovata nel fiume Hudson. Un trafiletto di un giornale online. Niente di più. Un invisibile che non ha fatto più rumore di una margherita strappata dalle mani di un bambino avido e superficiale. Perché quella povera donna non è caduta nel fiume ritornando da un incontro d'amore. Qualcuno ha voluto ucciderla. Credeva un cliente ma indagando ha scoperto che no, nessun cliente e allora è lì, in uno dei quartieri più pericolosi della Grande Mela mentre sostiene una cordiale conversazione con il pappone di Emma.
- A me puoi dirlo: io so che sei stato tu.
- Cosa cazzo vuoi?
- E vuoi sapere come lo so? Perché ho parlato con le tue ragazze e tutte dicono che Emma stava cercando di tirarsene fuori, che voleva cambiare vita, per sua figlia. E sai come so che è vero? Perché ho parlato con il medico legale che le ha fatto l'autopsia e tu non lo sai ma il corpo di una donna rimane segnato da una gravidanza, quando una donna diventa madre cambia. Ed ora io mi chiedo: tu lo sai qual è la giusta punizione per uno cheammazza così la mamma di qualcuno?
Lo domanda mentre quello tira fuori la pistola e le spara dritto allo stomaco ma lei non avverte nulla se non il fastidio per l'ennesimo costume che dovrà ricucire e sorride della sua sorpresa mentre gli pianta un pugno in faccia, rompendogli il naso. La pistola che scivola via, lontana.
- Io credo che la sia la stessa risposta a: quanti angeli danzano sulla punta di uno spillo?
Glielo soffia addosso e sorride perché non esiste risposta che lui possa darle, perché a lei la risposta di quell'uomo schifoso non le interessa.
- Se mi vuoi ammazzare fallo puttana!
- Oh ammazzarti? No. Voglio che tu mi dica dove si trova Isabella. So che ce l'hai tu. Che l'hai presa tu. Perché nessuno sa dove sia. Perché io conosco gli uomini come te e so come funziona la tua perversa mente da approfittatore e da scarafaggio. Dimmi dove si trova la bambina schifoso bastardo e ti prometto che non ti ucciderò. E' un buon affare.
Ci prova a convincerlo, ci prova a scoprire dove sia Isabella ma quello tira fuori un nuovo coltello e questa volta le trappassa il braccio scaraventandola via. Lo vede riprendere la pistola, puntarla verso di lei e ... Niente. C'è lo sparo ma nessun dolore. Riapre gli occhi ed una Power Shell nera e dorata le sta davanti, come un baluardo, incassando il proiettile al posto suo. Non ha bisogno di vederlo una canzone e la propria voce, la voce di Satine che intona nelle orecchie: I fired two warning shots... into his head.
- Non lo uccidere!
- No non lo uccido... Jesus, stava per ammazzarti.
- Lo so, è che mi serve.
La Power Shell sbuffa - crede - ma comunque vola e blocca a terra il pappone.
- Aiutami.. devo salvare una bambina.
- Prima dimmi chi sei.
- Satine.
- Spectre. Vuoi che lo facciamo parlare?
- Oh si.
§§§
Philadelphia
Studio legale Dora Welyc
Ore 4:00 am
- Prendiamo quello che ci serve e filiamo da qui.
- Come ai vecchi tempi.
- Come ai vecchi tempi.
- Mi sono già presentato ai Guardiani di questa città, vorrei fare altrettanto con i vostri criminali...
E la guarda come per invitarla a partecipare.
- Te l'ho detto Spectre. Sto cercando di smettere.
- E' per questo, per i motivi per cui siamo qui, che non puoi smettere, Satine. Qualunque cosa tu pensi di fare senza questo, senza il tuo costume. Non potrà mai essere altrettanto importante... E quando te ne accorgerai vorrai tornare indietro.
- Non ho mai avuto qualcosa da perdere. Adesso ce l'ho. E... ho paura.
- Lo capisco. Ma tu vivi di questo... Tu sei, Satine.
- Non... Non sono solo Satine. Posso potrei forse... essere straodinaria comunque, no?
- Chiedilo a tutte le persone che Satine ha salvato, loro possono risponderti meglio di me.
Torna a casa, si toglie la maschera, il costume ripone tutto alla fine della cabina armadio, al sicuro, nel doppio scomparto a muro nascosto.
Accende il portatile, legge l'ultima mail che le ha mandato Isabella.
" Ciao Blake! Sono la prima della classe! Sarò io a pronunciare il discorso per i diplomandi del mio anno! Ti prego vieni a vedermi ok? Voglio che mi consigli cosa mettere sotto quell'assurda toga nera. E sto aspettando le risposte dalle università. La mamma sarebbe fiera, vero? La Nonna dice di si ma io vorrei che fosse qui. Ti faccio sapere la data. "
Perché quella bambina, lei e Spectre l'hanno salvata, prima che venisse venduta come sua Madre, peggio di sua Madre. L'hanno riportata davanti a casa della Nonna in piena notte, addormentata fra le braccia della Power Shell. Le ha lasciato la promessa che sarebbe andato tutto bene d'ora in avanti e quella bambina ci ha creduto come in un sogno di cui ricorda solo due occhi blu.
Si è presentata, qualche giorno dopo, senza Maschera, dicendo che era un'amica di Emma, che era passata per fare le condoglianze prima di ripartire, portando una torta di mele fatta in casa. Isabella che ha preso in parola quel: cercami quando vuoi. E Isabella ha voluto in ogni fase importante, ad ogni festa. Forse i bambini sanno sempre più di quanto i grandi non pensino.
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